La nostra
congregazione, gia prima della fondazione, ha sempre tenuto conto
dell’importanza della pastorale famigliare. In questi anni stiamo mettendo il
nostro sforzo di rinnovarla cercando di rispondere ai segni dei tempi e dei
luoghi. Abbiamo adesso la consigliera generale incaricata di questo ambito con
le commissione in ogni ispettoria. Abbiamo iniziato tanti progetti concreti tra
le nostre opere e nelle parocchie, ma cosa piu’ importante e’ stato il
rinnovamento della nostra consapevolezza che quello che facevamo e facciamo e’
tutto per il bene della famiglia. Anche se si tratta di una persona sola, dietro
e’ sempre la sua famiglia.
Attraverso questo
incontro, ci siamo resi conto che sia importante apprire il nostro cuore,
accogliere, ascoltare le famiglie che sono giá presenti nel nostro ambiente,
con cuore di carità e rispettare il loro tempo di cresita, piu che iniziare i
nuovi e grandi progetti. Essendo veramente accolta ed ascoltata, la persona si
sente amata e valorizzata che aquista la forza di affrontare le loro
difficolta’ che non spetta a noi risolvere tutti i problemi ma aiutare loro a
superarli.
Faccio un piccolo
esempio. Abbiamo appena iniziato una casa in Corea per le singole madri che non
possono essere accolte da nessuna parte per i motivi complessi, cosi che
possano partorire serenamente i loro bambini. Di solito in un primo momento, le
mamme desiderano farli adottare ma comminciano a desiderare che loro stesse
possono curare i bambini attraverso l’esperienza di sentirsi amate e
valorizzate da noi. Un bambino diventa un tesoro da amare non come un peso. Con
il nostro carisma come Suore della Carita’ di Gesú, siamo convinte che la
missione di base sia questo. L’amore ricevuto trasforma la persona che in
cambio si dona agli altri.
E poi, per
trasmettere amore misericordioso di Gesu, bisogna che la nostra comunita sia
veramente di famiglia dove ci amiamo e ci perdoniamo. Se no, le famiglie che
chiedono aiuto se ne accorgeranno subito e la nostra missione sara’ in vano.
Questo anno, come sempre, preso dalla Strenna della famiglia salesiana il
nostro obiettivo e’ di fare la nostra comunita’ una Oasi del amore di Dio
trinitario per le famiglie.
Attraverso
incontro di questo anno, abbiamo anche colto come parola di chiave, “A family
in families.” che abbiamo forse tenuto poco fino adesso. A causa della tutela
eccessiva di privacy, diventa difficile di trovare i problemi nascosti delle
famiglie da risolvere. Sembra che sia opportuno di approfondire questo campo incontrando
le famiglie nelle comunita’ composte dalle famiglie.
Vorrei parlare di una pratica che stiamo
attivando per le famiglie che frequentano le nostre opere: educare alla cura
dell’alimentazione nelle famiglie. Senza mangiare, le persone muoiono, quindi
curare la vita del pasto significa di curare la vita della persona. Nella frenetica
e individualista societa’ di oggi e’ facile cadere nella tentazione di
risparmiare il tempo per preparare il pasto. Qui in Italia forse di meno, ma
nel Giappone, dove ci sono tanti suicidi spesso causati dall’ autostima ferita,
un problema sociale che i genitori mangiano in fretta da soli, facendo mangiare
i figli da soli, di solito con il pasto non tanto curato. Preparare il pasto
con cura anche se e’ poco, aiuta i figli di capire un messaggio che ‘Tu sei
importante per me’.
Suore della Caritá di Gesú
La nostra congregazione, gia prima della fondazione, ha sempre tenuto conto dell’importanza della pastorale famigliare. In questi anni stiamo mettendo il nostro sforzo di rinnovarla cercando di rispondere ai segni dei tempi e dei luoghi. Abbiamo adesso la consigliera generale incaricata di questo ambito con le commissione in ogni ispettoria. Abbiamo iniziato tanti progetti concreti tra le nostre opere e nelle parocchie, ma cosa piu’ importante e’ stato il rinnovamento della nostra consapevolezza che quello che facevamo e facciamo e’ tutto per il bene della famiglia. Anche se si tratta di una persona sola, dietro e’ sempre la sua famiglia.
Attraverso questo incontro, ci siamo resi conto che sia importante apprire il nostro cuore, accogliere, ascoltare le famiglie che sono giá presenti nel nostro ambiente, con cuore di carità e rispettare il loro tempo di cresita, piu che iniziare i nuovi e grandi progetti. Essendo veramente accolta ed ascoltata, la persona si sente amata e valorizzata che aquista la forza di affrontare le loro difficolta’ che non spetta a noi risolvere tutti i problemi ma aiutare loro a superarli.
Faccio un piccolo esempio. Abbiamo appena iniziato una casa in Corea per le singole madri che non possono essere accolte da nessuna parte per i motivi complessi, cosi che possano partorire serenamente i loro bambini. Di solito in un primo momento, le mamme desiderano farli adottare ma comminciano a desiderare che loro stesse possono curare i bambini attraverso l’esperienza di sentirsi amate e valorizzate da noi. Un bambino diventa un tesoro da amare non come un peso. Con il nostro carisma come Suore della Carita’ di Gesú, siamo convinte che la missione di base sia questo. L’amore ricevuto trasforma la persona che in cambio si dona agli altri.
E poi, per trasmettere amore misericordioso di Gesu, bisogna che la nostra comunita sia veramente di famiglia dove ci amiamo e ci perdoniamo. Se no, le famiglie che chiedono aiuto se ne accorgeranno subito e la nostra missione sara’ in vano. Questo anno, come sempre, preso dalla Strenna della famiglia salesiana il nostro obiettivo e’ di fare la nostra comunita’ una Oasi del amore di Dio trinitario per le famiglie.
Attraverso incontro di questo anno, abbiamo anche colto come parola di chiave, “A family in families.” che abbiamo forse tenuto poco fino adesso. A causa della tutela eccessiva di privacy, diventa difficile di trovare i problemi nascosti delle famiglie da risolvere. Sembra che sia opportuno di approfondire questo campo incontrando le famiglie nelle comunita’ composte dalle famiglie.
Vorrei parlare di una pratica che stiamo attivando per le famiglie che frequentano le nostre opere: educare alla cura dell’alimentazione nelle famiglie. Senza mangiare, le persone muoiono, quindi curare la vita del pasto significa di curare la vita della persona. Nella frenetica e individualista societa’ di oggi e’ facile cadere nella tentazione di risparmiare il tempo per preparare il pasto. Qui in Italia forse di meno, ma nel Giappone, dove ci sono tanti suicidi spesso causati dall’ autostima ferita, un problema sociale che i genitori mangiano in fretta da soli, facendo mangiare i figli da soli, di solito con il pasto non tanto curato. Preparare il pasto con cura anche se e’ poco, aiuta i figli di capire un messaggio che ‘Tu sei importante per me’.